Danza di corti a cura di Mario Jorio

 

Assistenza tecnica di Danilo Spadoni.

Sabato 13 aprile ore 21.00

Ingresso libero.

 

In programma:

 

Ice Age

Andrey Gryazev, Russia, 2009, 14’

Meno male che alla fine esplode la voce di Elvis. Per tutto il tempo si resta attaccati alla storia del protagonista, che il giovanissimo regista russo Andrey Gryazev ha scritto con grazia e affetto. Un uomo deve lasciare la sua casa proprio nel momento in cui ha predisposto tutto per realizzare il sogno di una vita. Non permetterà a nessuno di ostacolarlo.

 

Ambiente Familiar

Carlos Leiva Barahona, Cile, 2009, 18’

L’impianto fognario non funziona più, e nemmeno il matrimonio dei suoi genitori. Il ventenne Tomas è solo in casa con la sorella Catalina, cinque anni in meno e un corpo che parla. L’acqua sporca comincia a entrare in casa…Opera di diploma per un regista cileno classe 1986, prodotto con la scuola (l’Università Cattolica di Santiago, tra l altro) e con un autofinanziamento, per arrivare ai 1300 dollari necessari a realizzarlo.

 

Twitch

Leah Meyerhoff, USA, 2005, 10’

Una ragazza e sua madre invalida: il corto racconta le paure irrazionali della giovane che la malattia della madre sia contagiosa. Il suo fidanzato non si cura della sua crescente ipocondria e sembra interessato a lei solo fisicamente. Alla fine, la ragazza dovrà imparare ad affrontare le sue paure e a prendersi cura di sé stessa.

 

Stato Privato

Luigi Marmo, Italia, 2009, 14’

Un uomo viene licenziato, un altro scompare, si prepara una bomba molotov e un lacerto video del presidente Calamandrei ricorda un articolo della Costituzione: lo Stato dovrebbe togliere gli impedimenti allo sviluppo di ciascuno. Il film di Luigi Marmo usa una narrativa spezzata e claustrofobica per mettere in scena un attentato simbolico all’Italia e al suo divenire. Lo fa riuscendo a dare corpo ai versi che appaiono sullo schermo: Troppo comoda e composta è la mia generazione , poveri noi in solitudine non si fa la rivoluzione.

 

Regila (On Leave)

Asaf Saban, Israele, 2009, 15’

Questa non è la storia di un male specifico che attanaglia un personaggio preciso, un soldato israeliano in licenza. È la storia di un male oscuro che è incurabile: la guerra. Ora, il nostro è giovane, e agisce di impulso. La famiglia cerca di interpretarne gli strani comportamenti, dettati quasi da una fame inspiegabile. Di libertà, di novità, di sesso. E invece, il male si aggira. Film di diploma di un giovane talento del cinema israeliano, una storia dura come un sasso che non si riesce a mandare giù. Per fortuna.

 

Galetten (The Galette)

John Hellberg, Svezia, 2008, 22’

Per scandagliare i comportamenti umani, gli autori scandinavi spesso inseriscono i loro personaggi in situazioni al limite del sopportabile, scatenando reazioni imprevedibili (vedi Dogma). Come ci comporteremmo se un nostro amico carissimo ci chiedesse di fidarci totalmente di lui? A tutti sarà capitato, quell’imbarazzo difficile da accettare, complicato da gestire. Simon chiede ai suoi due migliori amici di prendersi un giorno di ferie per fare qualcosa di davvero speciale. Controvoglia, accetteranno. Nell’imbarazzo della situazione, quale sarà la loro reazione?