Sulla Collina

Ingresso gratuito

Villa Bombrini

Via Muratori, 5 – Genova Cornigliano

Martedì 4 agosto 2015, ore 21,30

Suggerimenti letterari da Edgar Lee Masters, Fabrizio De Andrè, Riccardo Mannerini, Gabriele Romagnoli e Giacomo Di Girolamo

Brani di Fabrizio De Andrè, Gian Piero Reverberi e Nicola Piovani dagli album Non all’amore né al denaro né al cielo e Senza orario, senza bandiera

Arrangiamenti di Progetto Khorakhané

Con Progetto Khorakhané

        (Erika Santoru-voce, Alberto Poggio-tastiere, Manuela Mondino-violoncello, Elisa Aragno-flauto)

Interprete: Chiara Tessiore

Scene e regia di Renzo Sicco

Fondali video di Carlo Sara Bertorello e Marco Pejrolo

Produzione Assemblea Teatro


Sulla collina è uno spettacolo prodotto da Assemblea Teatro per celebrare i cento anni dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. I poemi che la compongono sono stati pubblicati tra il 29 maggio 1914 e il 5 gennaio 1915 sul giornale americano “Reedy’s Mirror”. Nel 1916 fu pubblicata in volume l’opera completa. La sua fortuna italiana ha una storia molto affascinante, che per una serie di circostanze particolari ha consentito alle pagine letterarie di avere presto una diffusione popolare. Fu Cesare Pavese a portare in Italia l’Antologia. La diede a una sua giovanissima studentessa, Fernanda Pivano, che fece la prima di tante importanti traduzioni. Il libro in versione italiana finì nella mani di Fabrizio De Andrè e lo ispirò per due album diventati famosissimi, Non al denaro né all’amore né al cielo e Senza orario, senza bandiera. Pivano e Faber diventarono amici grazie a questo. Pivano, poi, rimase sempre legata a Lee Masters, tanto che nel 1979 riprese in mano il libro proprio insieme a Renzo Sicco, il regista di questo spettacolo, che allora firmò il precedente Ai ruffiani ai ladri ai bevitori di birra, destinato a diventare uno dei successi della compagnia. Oltre ai testi nati da tutti questi passaggi e incontri, la nuova produzione si basa anche sui più recenti scritti di Gabriele Romagnoli e Giacomo Di Girolamo.

 

Ma sulla collina ci sono sempre loro. Gli uomini e le donne sepolti nel cimitero sullo Spoon River, che raccontano la storia della loro vita. Sono un matto, un giudice, un blasfemo e tanti altri, ognuno con i suoi vizi, le sue gelosie, la fede, le lotte. Lo spettacolo si chiude con Il suonatore Jones, l’unico tra tutti loro che non mira a nulla, se non alla libertà. L’unico che non chiede, perché sa vivere libero, come ha fatto De Andrè, a cui il Progetto Khorakhané sin dal suo nome rende omaggio. La musica lega le parole offerte al pubblico da Chiara Tessiore, sospesa nella narrazione dei sogni dei defunti, di cui celebra la vita attraverso la poesia.