Danze di Folklore da Oriente a Occidente

Il Balletto di Liguria da due anni sta sviluppando un progetto di ricerca volto alla
rielaborazione delle danze di tradizione, partendo dai balli popolari legati al folklore di
diversi paesi europei e extra europei. La compagnia ha sviluppato in questi anni di
sperimentazione, un linguaggio coreografico tecnico e professionale il quale ispirandosi ai
modelli popolari è in grado di mettere in scena una kermesse legata ai colori delle danze
tipicamente folkloristiche senza trascurare il lato tecnico proprio della danza accademica.
Lo spettacolo proposto per questa stagione è diviso in due parti come riporta il titolo si
partirà da Oriente per arrivare ad Occidente, si partirà dalla danza legata alla tradizione
greca, primo tra tutti il Sirtaki, il secondo sguardo sarà rivolto alla Turchia, e alle danze del
sud est asiatico. Il paese che non manca mai nei nostri progetti è l’Italia, per questo
spettacolo abbiamo rielaborato la pizzica salentina, la tarantella napoletana e siciliana, infine
la tammuriata nera. L’ultimo sguardo di sposterà ad Occidente influenzate dei ritmi delle
danze dell’Andalusia e fortemente ispirata al flamenco, verranno messe in scena coreografie
molto variegate e dal notevole impatto espressivo. La serata si concluderà con un finale
scoppiettante in grado di coinvolgere tutto il pubblico presente.
Lo spettacolo è particolarmente adatto ad un pubblico di tutte le età, grazie al susseguirsi di
coreografie brillanti e mai scontate, in questi anni abbiamo riscosso un grandissimo
successo di pubblico e di critica tanto che in ogni nostra replica è stato richiesto un bis.
Questo ha incentivato la compagnia a proseguire la sperimentazione in questa direzione,
abbiamo ricercato una chiave di lettura moderna del passato attingendo ai colori delle
tipiche feste folkloristiche. Questo studio ci ha reso consapevoli che il recupero delle
tradizioni e quindi della storia dei popoli sia indispensabile per comprendere meglio quello
che siamo oggi e possa aiutarci a capire quello che diventeremo.