Videoporto

Misura A2 – Funzioni complementari di eccellenza – Intervento “Videoporto”

Nato dalla collaborazione tra Società Per Cornigliano e Genova-Liguria Film Commission, il Videoporto è stato il primo insediamento nelle aree dismesse dallo stabilimento siderurgico, realizzato in attuazione della misura A2 del “Programma Integrato di Riqualificazione Urbana”.

Centro servizi per la produzione audiovisiva, situato nella palazzina ex Direzione Italsider. Comprende attrezzeria, magazzino, sartoria, sala casting, camerini e sala di posa di 190 metri quadrati. Vi sono anche uffici di produzione e una foresteria.

E’ stato realizzato nell’edificio che – fino al 2006 – ospitava gli uffici amministrativi di ILVA, mediante un intervento di manutenzione straordinaria, che ha interessato soprattutto gli impianti, elettrico e di climatizzazione.

 

La ristrutturazione è avvenuta per fasi: il primo e più massiccio intervento che ha immediatamente reso operativo il Videoporto, è stato realizzato, per conto della Società Per Cornigliano, da ARTE nel 2009.

 

L’intervento era stato deliberato dal CDA della Società Per Cornigliano nel marzo 2009; i lavori sono iniziati nel maggio 2009 e si sono conclusi ad inizio dicembre, per una durata di soli 7 mesi.

 

La ristrutturazione del 2009 ha reso disponibili ed operativi uffici, magazzini, teatro di posa, camerini e sala casting oltre ad alcune stanze ad uso foresteria. Sono stati utilizzati il piano terreno e il secondo piano, mentre il primo piano è stato interessato in modo solo marginale dall’intervento.

 

Il costo di questo primo intervento è stato di circa 680.000 euro per lavori, oltre alle spese tecniche per euro 100.000 circa e agli allestimenti ed arredi per euro 70.000 circa, per un totale complessivo di circa 850.000 euro.

Successivamente, dal 2010 al 2015, la ristrutturazione ha interessato, per fasi successive, tutto lo stabile: la restante parte del piano terra, da cui è stata ricavata una seconda sala di posa, la foresteria e l’intero primo piano, dal quale sono stati ricavati uffici, magazzino, servizi e sala ristoro, per una totale superficie di intervento di circa 800 mq. ed un costo di € 115.000.

 

 

Dal punto di vista delle ricadute economiche, è da considerare che mediamente le diverse produzioni cinematografiche e televisive generavano già nel 2009 una ricaduta economica sul territorio genovese di circa 5 milioni/anno, di cui 2,5 diretta (comparse, elettricisti, sartoria, costumisti, noleggi di attrezzature, catering, etc) e 2,5 indotta (hotels, ristoranti, taxi, etc).

 

Grazie alla disponibilità del Videoporto tale ricaduta è aumentata, tanto da spingere anche alcuni professionisti del settore ad insediarsi stabilmente presso la struttura: ad oggi, il Videoporto accoglie stabilmente gli studi di una TV locale oltre ad altre aziende che forniscono servizi nell’ambito cinematografico e creativo: dagli studi di registrazione per doppiaggio, colonne sonore e service audio, alla produzione di video streaming, dalla scenografia, al service attrezzature, oltre ad una delle principali aziende di creatori di videogames e app di realtà virtuale per applicazioni biomediche in Italia.

 

La valenza del Videoporto trascende tuttavia la sua puntuale funzione.
Infatti, il Videoporto, in quanto prima realizzazione sulle aree ex ILVA, rappresenta la volontà del territorio corniglianese di darsi una nuova identità, costituita non solo dalle attività manifatturiere, ma anche da attività di eccellenza e legate alla creatività, quale quelle del settore audio-visivo, che trova a Cornigliano, in particolare a Villa Bombrini e nell’area circostante, il suo punto di riferimento regionale.